Gli obiettivi dell’Area Progettuale

Le tecnologie ambientali orientate alla sostenibilità costituiscono un’importate sfida scientifica e sociale finalizzata a progettare nuovi equilibri ecologici, modificare i modelli di produzione e abbatterne le emissioni (solide, liquide, gassose) dannose, promuovere l’ecoefficienza, ristabilendo elementi di equità economica e sociale. In tale direzione gli obiettivi dell’area progettuale fondano la propria azione sulla capacità di ridurre o eliminare le pressioni all’interfaccia tra antroposfera ed ecosfera, minimizzare  il potenziale impatto delle emissioni inquinanti, valorizzare i rifiuti attraverso il riutilizzo, il riciclaggio ed il recupero sia energetico sia di materie prime seconde, seconde contribuendo all’implementazione di una economia circolare.
In particolare, gli obiettivi dell’area progettuale sono orientati allo sviluppo, trasferimento ed implementazione di soluzioni innovative nei seguenti ambiti:

  • processi, tecniche e metodologie per la caratterizzazione, depurazione ed il riutilizzo dei reflui civili, industriali, navali e per il recupero e la valorizzazione di reflui, fanghi e prodotti di scarto in genere;
  • tecnologie e biotecnologie per la caratterizzazione, messa in sicurezza e bonifica di siti contaminati;
  • tecnologie per il mare;
  • tecnologie per il monitoraggio ambientale e sistemi di allerta;
  • tecnologie per il recupero di energia a partire dalla frazione organica dei rifiuti e da altri residui organici;
  • tecnologie di contrasto agli illeciti ambientali;
  • tecnologie duali per la difesa e l’ambiente;
  • smart technologies applicate alla gestione delle risorse;
  • tecnologie per l’educazione ambientale;
  • tecnologie per la valorizzazione sostenibile delle risorse naturali.

Le tecnologie innanzi richiamate puntando alla creazione di condizioni di maggiore massa critica attraverso meccanismi di ibridazione ed osmosi tra le differenti anime del CNR ma anche con le università, altri enti di ricerca pubblici ed imprese.

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Il rilievo dell’Area Progettuale

L’accresciuta consapevolezza che lo sviluppo economico stabile e durevole passa attraverso l’incremento della competitività ispirata a criteri di minore impatto ambientale ed utilizzo sostenibile delle risorse, determina la centralità dei temi legati alle Tecnologie e processi per l’ambiente. In aggiunta ulteriore impulso alla ricerca tecnologica deriva da una regolamentazione ambientale sempre più pervasiva e stringente che apre inediti scenari nei quali la sopravvivenza stessa del sistema industriale in aree antropizzate sembra essere in discussione se non prevedendo idonee tecnologie di ambientalizzazione.
Il Sistema Paese, allo scopo di favorire la crescita economica ed evitare la prospettiva di un’ulteriore de–industrializzazione richiede tempestive misure di policy fondate su solide basi scientifiche fornite dal sistema della ricerca ed implementate dal mondo industriale, generando ulteriori occasioni di crescita. Con tali premesse l’innovazione nel campo delle tecnologie ambientali genera nuove opportunità d’impresa che agiscono sulle leve della competitività attraverso la riduzione dei costi di produzione legata all’utilizzo razionale delle risorse (materie prime, acqua di processo, energia, etc.) ed il contenimento dell’impatto antropico. In tale contesto l’area Progettuale delle Tecnologie e processi per l’ambiente si pone quale elemento di connessione sia per la trasversalità dei temi ambientali che degli approcci tecnologici che privilegiano criteri multi- ed interdisciplinari, in grado di integrare i grandi temi della scienza, della tecnologia e dell’innovazione con le sfide concrete e pragmatiche che il sistema produttivo nazionale ed europeo è chiamato ad interpretare per il rilancio dell’economia.

Il quadro delle ricerche in ambito internazionale

I numerosi interventi finanziari a supporto dell’ecoinnovazione dapprima in ambito ETAP (Environmental Technologies Action Plan) e più recentemente attraverso l’Eco-innovation Action Plan-EcoAP, hanno sostenuto la ricerca internazionale sui temi delle tecnologie ambientali nell’Unione europea generando, anche in ambito CNR, importantissimi risultati di ricerca di livello internazionale. Tali risultati (consultabili su CORDIS), sostenuti da finanziamenti europei sino al Settimo programma quadro per la ricerca e lo sviluppo tecnologico (7PQ) toccano gli ambiti delle tecnologie ambientali, ed offrono interessanti spunti e solide basi di approfondimento scientifico da cui trarre ispirazione ed orientamento. Attualmente EcoAP valorizzando le preziose esperienze maturate, promuove un’ampia gamma di processi, prodotti e servizi ecoinnovativi ricorrendo ai seguenti strumenti finanziari, tra cui: HORIZON2020 con la sfida sociale interventi per il clima, ambiente, efficienza delle risorse e materie prime che si pone come obiettivo il raggiungimento di un’economia e di una società efficienti nell’impiego delle risorse e dell’acqua e resilienti ai cambiamenti climatici, favorendo in particolare il passaggio a un’economia verde attraverso l’ecoinnovazione; LIFE+ in particolare con l’area di finanziamento ambiente ed efficienza delle risorse COSME, programma dell’UE per la competitività delle imprese. In aggiunta, un sostegno alla ricerca e diffusione delle tecnologie ambientali e agli investimenti nell’ecoinnovazione può provenire anche dai Fondi strutturali e dal Fondo di coesione.

Il quadro delle ricerche in ambito nazionale

I numerosi ambiti di ricerca sui temi delle tecnologie ambientali, esplorati a livello europeo, trovano puntuale riscontro in ambito nazionale coerentemente con le politiche strutturali e di coesione che si concentrano sui pilastri economici e sociali dello sviluppo sostenibile, attraverso il consolidamento della crescita, della competitività, dell’occupazione e dell’inclusione sociale.
In tale direzione è possibile proseguire l’incisiva azione che attiene alle attività di ricerca e di trasferimento tecnologico affrontando le sfide legate alla competitività e sostenibilità del sistema produttivo nazionale ed ottenendo risorse finanziarie a valere sulla quasi totalità degli obiettivi tematici definiti dell’Accordo di Partenariato 2014-2020 per l’impiego dei fondi strutturali e di investimento europei.
La pervasività delle tecnologie ambientali consente di ottenere risorse nell’ambito di:

  • Programmi Operativi (PO) Nazionali ed in particolare dei PO che intervengono nei settori dell’Istruzione, della Sicurezza, della Ricerca e Competitività e delle Reti e Trasporti;
  • Programmi Operativi Regionali: multisettoriali e gestiti dalle Amministrazioni Regionali;
  • Programmi di Cooperazione territoriale europea (CTE);
  • Fondo per la crescita sostenibile, gestito dal MISE (in cui il CNR riveste un ruolo chiave) e che comprende anche i temi delle tecnologie ambientali legati all’industria sostenibile;
  • Contratti Istituzionali di Sviluppo (CIS) ossia atti negoziali sottoscritti dal Ministro per la Coesione Territoriale, d’intesa con il Ministro dell’Economia e Finanze e da altre Amministrazioni competenti, volti a sviluppare l’economia ed eseguire interventi prioritari di sviluppo, soprattutto nelle aree svantaggiate e nel Mezzogiorno.
  • Fondi regionali di bilancio autonomo, fondi Ecotassa;
  • Contratti di ricerca con il sistema produttivo.

Il posizionamento del CNR

Il CNR è da tempo impegnato nel settore delle tecnologie ambientali in obiettivi di ricerca, di innovazione tecnologica e prestazione di servizi avanzati nei settori della gestione delle risorse e dello sviluppo economico sostenibile. Il CNR, in particolare, svolge un ruolo attivo in iniziative di ricerca e sviluppo nel settore delle tecnologie ambientali, contribuendo al loro trasferimento ed implementazione al sistema Paese a sostegno dello sforzo europeo di diventare continente leader nella diffusione delle tecnologie ambientali. Il CNR supporta i Ministeri dello Sviluppo Economico, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ed il sistema industriale nei settori dell’ecosostenibilità degli insediamenti industriali, nella riqualificazione ambientale, nella gestione integrata del ciclo dei rifiuti, nella progettazione degli interventi di bonifica di siti inquinati, negli strumenti di monitoraggio dell’inquinamento atmosferico. Il CNR gestisce numerose collaborazioni nazionali ed internazionali con importanti players impegnati nel settore della ricerca per lo sviluppo di nuove progettualità, promuovendo interazioni e scambi.

Attività svolte

Le numerose progettualità finanziate in ambito europeo, nazionale e regionale hanno prodotto significativi risultati scientifici riferibili agli ambiti di interesse dell’area progettuale. Particolarmente significativi sono i progetti europei Water4Crops, ROUTES, LIMPID, NEXOS, JERICO – CAPACITY, KILL-SPILL, GMOS, STREAMLINE, etc. ed i progetti nazionali tra cui il progetto Bandiera RITMARE, ed i PON e PNR INTERRA, ECOMOS, BIOMOD, TAE, ECOCELL-BWT, M@R-NET, RAISE, IMAGES, WIS, Costellazione PARFAMAR, PITAM, STIGEAC, TESSA, AMICUS, SIGIEC, SusBiorem, etc.
Estremamente significativa è stata l’interazione con il mondo confindustriale e con imprese interessate al trasferimento tecnologico ed all’acquisizione di innovazione al fine di incrementare la propria competitività in ambiti nazionali ed internazionali, Acquedotto Pugliese S.p.A, Bracco S.p.A., CISA S.p.a, Agusta S.p.A., Zanetti Arturo & C. S.r.l., Semeraro S.p.A., Sandoz Industrial Products S.p.A, Veritas S.p.A., etc. In tale direzione particolarmente significativo si è rivelato il Patto CNR-Confindustria per la Ricerca e l’Innovazione siglato il 20/2/2013 che, con le conseguenti azioni di diffusione ed informazione, ha prodotto nel recente passato importanti matching tra ricercatori e mondo industriale determinando l’attivazione di contratti di ricerca e di partenariati d’innovazione. Significativa è l’azione editoriale intrapresa dal DTA sul tema delle Tecnologie ambientali che ha prodotto n.3 monografie sulle tecnologie sostenibili per le bonifiche ambientali.

Le attività previste

L’area progettuale si pone come obiettivo prioritario lo sviluppo di tecnologie ambientali in grado di contribuire a soddisfare la domanda d’innovazione e di alta specializzazione nel settore di riferimento determinando, al contempo, la maturazione di un’offerta di risultati della ricerca che possa connettere catene del valore produttivo per modernizzare la base industriale e migliorarne la competitività, garantendo la conservazione dei servizi ecosistemici. La connotazione tecnologica della presente area progettuale determina un forte orientamento allo sviluppo d’innovazioni che possano coagulare interessi del sistema produttivo italiano, stimolando obiettivi di crescita della competitività aziendale in ambiti nazionali ed internazionali con positivi ricadute economiche ed occupazionali. In tale direzione gli obiettivi della ricerca saranno orientate a rafforzare le basi scientifiche delle tematiche innanzi descritte e riferite alle problematiche più attuali offrendo maggiori spunti per lo sviluppo di innovazioni di natura tecnologica in aree di interesse che comprendono il monitoraggio ambientale, la gestione del ciclo dei rifiuti, la bonifica di siti inquinati, la depurazione ed il riutilizzo dei reflui civili ed industriali mediante sistemi avanzati, la riduzione dell’inquinamento dell’aria, le tecnologie per il mare, il risparmio e la tutela delle risorse naturali ivi compresi i materiali geologici, la produzione eco-sostenibile di energia (anche a partire da scarti di natura organica), salvaguardia delle risorse idriche destinate al consumo umano.
L’impostazione strategica generale della presente area progettuale è quella di promuovere e/o potenziare la costituzione di filiere organizzative/cognitive, nell’ambito delle problematiche affrontate, capaci di migliorare, in termini di sinergia, le relazioni tra attività di ricerca pura, ricerca applicata precompetitiva, trasferimento tecnologico, implementazione industriale ed approccio orientato al mercato ed alla concorrenza. La finalità è di consentire al sistema integrato della ricerca e dell’impresa impegnate nella produzione e nel comparto dei servizi alle imprese ed alle amministrazioni/istituzioni pubbliche, di rilanciarsi in termini competitivi in un mercato globale sempre più aggressivo.