Aula Marconi – CNR Roma

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L’importanza strategica dell’Artico L’Artico sta assumendo una crescente importanza strategica per gli equilibri del pianeta. I principali fattori di questa spinta sono legati al riscaldamento globale che, in conseguenza di una sensibile e crescente riduzione della copertura glaciale, rende accessibili vaste aree per il traffico marittimo e per l’esplorazione e lo sfruttamento di giacimenti di combustibili fossili. Non meno rilevante è l’accesso alle riserve ittiche che si renderanno disponibili, soprattutto se si pensa al previsto incremento del fabbisogno proteico della popolazione mondiale. L’Artico è quindi al centro di interessi in campo energetico, industriale, marittimo e ambientale, con responsabilità e coinvolgimenti non limitati ai soli Paesi rivieraschi. La ricerca scientifica si pone come supporto essenziale alle scelte sia politiche che industriali, per promuovere la tutela dell’ambiente, la sostenibilità dello sfruttamento delle risorse delle regioni artiche e per riaffermare la globalizzazione delle problematiche coinvolte.

La ricerca scientifica in Artico L’Artico è l’area del pianeta più sensibile ai cambiamenti climatici in atto. Tra le tematiche di più alto interesse scientifico vi sono quelle riguardanti la stabilità della criosfera e i cambiamenti a scala globale che ne potranno derivare, l’inquinamento da attività antropiche, l’instabilità dell’ozonosfera, la biodiversità e i meccanismi di adattamento degli organismi viventi. Negli italiani l’Artico suscita grande emozione soprattutto al ricordo delle missioni scientifiche di Umberto Nobile che, insieme a Roald Amundsen, hanno fatto la storia della sua esplorazione.

Nel 1996 il CNR ha attivato la Stazione Scientifica artica “Dirigibile Italia” a Ny-Ålesund, Baia del Re, Spitzbergen (79° N), nel luogo da dove nel 1928 partí la sfortunata spedizione di Umberto Nobile.

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(Foto a cura di Fortunato Antonelli)