10/06/2021
Lo sviluppo di risorse geotermiche non convenzionali può contribuire ad aumentare la produzione di energia da fonti rinnovabili in Paesi privi di serbatoi idrotermali convenzionali, che, di solito, sono associati all’attività magmatica e a un regime geodinamico di tipo distensivo. Questo è quanto viene discusso in uno studio appena pubblicato sulla rivista Energies edita da MDPI che ha visto coinvolto un nutrito gruppo di ricercatori afferenti a diverse università ed enti di ricerca (Ingv e Cnr Italia; Univesidad de Medellin, Colombia; INRS, Canada; CSIC Spagna; GFZ Germania) e società di perforazione (GeoScience Ltd. UK; DEEP Earth Energy Production Corp. Canada) italiani ed internazionali. L’idea dello studio è nata grazie alla collaborazione esistente tra ricercatori nel progetto IGCP636 “Risorse geotermiche per la transizione energetica”, che appartiene al Programma Internazionale di Geoscienze dell’Unesco
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